ROM'È? A Pineta Sacchetti: sotto lo sguardo di San Pietro
Roma, aldilà del Colosseo e di altre icone. Foto-storie di luoghi diversamente popolari, di Teresa Giannini
Cara lettrice, caro lettore,
Oggi ti presentiamo la rubrica: ROM'È? curata da Teresa Giannini.
Non è un errore di battitura, ma l’espressione di una curiosità geograficamente circoscritta.
Sotto forma di breve reportage fotografico, ogni edizione racconterà un luogo poco conosciuto di Roma, un punto di ritrovo “diversamente popolare”, significativo per chi vive la città ogni giorno.
Aldilà del Colosseo e di altri monumenti iconici, c’è una realtà complessa che sa essere brutale e affascinante insieme, romantica, moderna, vecchia, frenetica, accogliente, divertente, spaventosa… Proveremo a farti vedere tutto questo, speriamo che tu abbia voglia di camminare! 😉
E questo posto dov’è? A Roma. Ok... Rom'è?!
C'è qualcosa di magico ed invitante in questo sentiero: un sottile velo di polvere sollevato dai passi, l'erba morbida sotto i piedi e, in lontananza, un'antica villa che sembra vegliare su questo angolo poco conosciuto di Roma.
È la Pineta Sacchetti: una pausa verde nel cuore del tessuto urbano cittadino. Qui il tempo sembra fermarsi, soprattutto al tramonto, immortalato sui tronchi dei pini con la classica sfumatura rosso-dorata che sospende l'atmosfera tra passato e presente.
La cupola di San Pietro osserva da lontano le passeggiate solitarie e le corse degli sportivi, appoggiata comoda sulla linea dell'orizzonte, verso est.
Nel prato ai piedi della Villa (oggi vivace biblioteca) si riuniscono quotidianamente famiglie numerose, con orde di bambini che giocano sugli scivoli e sulle altalene.
Da spettatrice, gli abiti sgargianti delle donne indiane e arabe sembrano macchie di colore che emergono qua e là dal verde dell'erba e degli alberi, mentre le risate dei più piccoli si mescolano ai rumori del traffico poco distante: è una scena allegra e dinamica, vagamente cosmopolita.
Ma il parco è molto più grande (si allunga fin quasi ad acchiappare l'Insugherata, oltre il Gemelli) e un intrigo di sentieri lo percorre da nord a sud, da est ad ovest: c'è chi fa jogging e chi preferisce la mountain bike, poi gli habitué del Pic Nic (con la musica sempre su ON), le combriccole di cani con padroni a seguito, gli anziani che occupano le panchine poste sotto la fila dei pini ricurvi.
Roma c'è e non c'è, dipende da dove si allunga lo sguardo e si sofferma l'ascolto. L'aria: quella non manca, e nemmeno l'odore delle stagioni che si susseguono.
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