LOVE. Dal libertino al gigolò: quando il sesso soddisfa più dell’amore.
La rubrica che racconta l'amore e le relazioni in ogni forma. Di Paola Sireci
La scopata senza cerniera è molto più di una scopata pura e semplice. È un’ideale platonico. Senza cerniera perché al momento buono le cerniere cadono come i petali di una rosa sfiorita, la biancheria si sparge nel vento come la bambagia di un soffione. Le lingue si intrecciano e si liquefano. L’anima scivola come un sospiro nella lingua e poi nella bocca dell’amante […] L’uomo non prende e la donna non dà. La scopata senza cerniera è la cosa più pura del mondo, più rara di un unicorno.
Così Erika Jong nel suo romanzo “Paura di volare” definisce la vita sessuale che la sua protagonista vorrebbe: passionale, autentica, diretta e anonima, un sogno libero da rimorsi e sensi di colpa, perché non si parla per niente e di niente. Solo i corpi parlano e si ascoltano tra di loro. Nonostante un’ideale di intimità cui forse tutti tendiamo nelle nostre fantasie e anche nella nostra quotidianità, è davvero possibile concepire il sesso, il rapporto sessuale, senza alcun tipo di comunicazione ma solo finalizzato a sé stesso?
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