LA LINGUACCIA. Mi chiami puttana? Non sai di che parli!
La nostra società attraverso l'etimologia, a cura di Teresa Giannini
Avete mai detto o sentito qualcuno dire ad una donna “puttana” o “troia”? Insulti di uso drammaticamente comune oggigiorno. Offese che riguardano specificatamente la donna e nessuno sa perché. Per la ricorrenza dell’8 marzo, La linguaccia celebra il mondo femminile analizzando una delle armi con cui più volte viene ferito: la parola, ma quella brutta, volgare, meschina. Oggi è la volta di puttana, che non ha affatto un significato scontato.
Mentre ascolto Pretty Woman, di Roy Orbison, e dallo schermo del PC si materializza una divina Julia Roberts nei panni (quelli iconici) di Vivian Ward, penso che non ci sia un’immagine di sintesi migliore tra i significati di prostituta e puttana. Siete sicuri di conoscere perfettamente il senso di entrambi vocaboli? Uno dei due ha in realtà una storia abbastanza dibattuta e, nell’evoluzione del linguaggio, sembra più il risultato di un complimento mancato.
Se esistesse una classifica degli insulti più popolari, come quelle dei dischi e dei singoli musicali per intenderci, il secondo epiteto avrebbe vinto da un pezzo il disco di platino. Anche se mi piacerebbe scoprirlo, sul perché, non indago: posso ipotizzare che non trattandosi di un’espressione dialettale, puttana abbia goduto di una
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