CONTROCULTURA. Italiani: popolo di belve o di agnellini?
Approfondimenti e riflessioni su attualità, costume e società, a cura di Amina Al Kodsi
Il grande successo di pubblico e di critica riscosso dal programma televisivo Belve ha portato il format condotto da Francesca Fagnani ad approdare alla prima serata di Rai2 a partire dal febbraio di quest’anno. Recentemente mi sono decisa, di malavoglia, ma incuriosita, a guardare l’ultima stagione e a recuperare qualche episodio delle precedenti. La formula prevede un’intervista vis -a- vis fra un’ospite famoso e l’intervistatrice. Gli ospiti vengono fatti sedere su degli sgabelli piuttosto alti, una scelta voluta dalla produzione per non farli stare troppo comodi. Ogni intervista si apre con la domanda di rito: “Lei che belva si sente?”. Vi preannuncio che quasi tutti si sentono dei leoni. L’intervistatrice rivolge poi una serie di domande ai suoi ospiti consultando spesso un’agenda ricca di post-it che sembra quasi voler dire “sappiamo tutto di te”. Devo ammettere di aver fatto veramente molta fatica a seguire le puntate, non solo per il tono strascicato e il marcato accento romano della conduttrice, ma anche per lo scarso interesse che la maggior parte degli intervistati ha esercitato su di me. Grazie alla visione di Belve sono venuta a conoscenza di personaggi a me ignoti ( e che avrei preferito rimanessero tali) come Federico Fashion Style, l’eccentrico parrucchiere delle star e
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